martedì 29 novembre 2016

Couscous Dolce Sicilia


Il couscous è un piatto tipico della mia terra: lo si trova nella variante con le verdure, con il pesce, con i sughi di carne.  La nostra cucina ha tante contaminazioni per cui l'influsso africano si sente molto in tutte le versioni di couscous. Oggi io mi scosterò un po' dalla tradizione per proporvi una versione dolce; ho chiamato questo couscous Dolce Sicilia perchè gli ingredienti che andranno a impreziosirlo sono tipici della nostra pasticceria. Spero vi piaccia.


Sbucciate una arancia, tagliate a fettine la buccia togliendo la parte bianca. Mettete le scorzette in un pentolino ricoperto d'acqua, fate bollire, quindi cambiate l'acqua e ripetete l'operazione per tre volte. In questo modo avrete tolto l'amaro alle scorze. Scolatele e aggiungete 2/3 cucchiai di zucchero con altrettanti cucchiai d'acqua. Rimettete sul fuoco fino a quando l'acqua sarà evaporata. E' una specie di canditura veloce: preferisco perdere un po' di tempo e avere un prodotto fresco e naturale piuttosto che comprare i canditi pronti.


Fatele raffreddare ed asciugare.


Spremete l'arancia e se necessario qualche altra per ottenere 200 ml di succo.


Mettete il succo in un pentolino con un cucchiaio di miele e un cucchiaio di limoncello. Fate arrivare a bollore.


Versate lo sciroppo caldo su 140 g di couscous precotto e fate riposare fino a quando avrà assorbito tutto il liquido.


Sgranate con un cucchiaino di olio di semi (non uso quello d'oliva perchè il gusto forte potrebbe disturbare).

Fate a piccoli cubetti della cotognata e unitela al couscous. (circa 50 g).


Aggiungete quindi 50 g di pistacchi in granella, 50 g di mandorle tostate spezzettate, 50 g di cioccolato fondente o modicano, 50 g di uvetta che avrete prima lavato bene, le scorzette di arancia a dadini, 50 g di gherigli di noci e per finire una melagrana sgranata.




Potete servirlo in una coppa oppure come finger food in un opiccolo bicchierino.



Non vi sembra un'idea fantastica come dolce per le feste? Per il Capodanno secondo me sarebbe perfetto!


lunedì 21 novembre 2016

Platessa con crumble di patate


Capita spesso di dover approntare una cena all'ultimo minuto, magari abbiamo solo qualcosa nel freezer e qualcos'altro avanzato nel frigo. Questa è una gustosissima idea salvacena veramente  gustosa.


Ingredienti: 400 g di filetti di platessa, 4 patate, pangrattato, formaggio grattugiato, prezzemolo, sale, pepe, olio extravergine d'oliva, aglio, un cucchiaino di curcuma.
I filetti di platessa surgelati, si sa, non brillano certo per gusto, ma in questa versione sono sicura che vi ricrederete. Fateli scongelare, asciugateli e posizionateli su una teglia, salate, pepate e irrorate di olio.


Prendete le patate e schiacciatele con una forchetta o con lo schiacciapatate (se rimangono grossolane è ancora meglio).


Condite con sale, pepe, olio, prezzemolo tritato, aglio e la curcuma.


Aggiungete due cucchiai di formaggio e due di pangrattato. Impastate con le dite velocemente senza compattare. L'impasto dovrà restare granuloso.


Distribuire il composto sopra i filetti di platessa ricoprendoli interamente.


Infornare a 180° dopo aver versato ancora un filo d'olio sul tutto. Quando vedrete la superficie delle patate dorata, allora è pronto (circa 20 minuti).


Potete accompagnare il piatto con verdure crude o cotte. Buon appetito!

giovedì 17 novembre 2016

Conchiglie con ceci e gamberi


Nella stagione invernale cucino molto spesso i legumi; mi piace poi abbinarli anche ad altri ingredienti per comporre dei primi saporiti ma nello stesso tempo facili e veloci da preparare.
Per 4 persone: 350 g di pasta, 200 g di gamberi sgusciati, 200 g di ceci lessati, olio extravergine d'oliva, prezzemolo, peperoncino.


In questo primo utilizzerò i ceci: quando li cucino, li preparo in quantità abbondante in modo da ritrovarli pronti all'occorrenza. Dopo averli tenuti in ammollo per 24 ore, li faccio lessare mettendo nell'acqua di cottura alloro, carota, cipolla e rosmarino. 


Quando sono cremosi all'interno ma integri all'esterno, sono pronti.


In prima battuta li mangio semplicemente così completando con un filo di olio extravergine d'oliva e del prezzemolo tritato. In foto si vede che nel piatto c'è anche un pezzetto di gambuccio di prosciutto crudo che conferisce ai ceci un sapore particolare. I ceci che avanzano, li scolo dall'acqua di cottura: mi serviranno per il condimento della pasta.


Mentre la pasta cuoce (va bene qualunque formato voi preferiate), faccio rosolare i gamberi sgusciati in olio extravergine d'oliva con uno spicchio d'aglio. Aggiungo quindi i ceci, del prezzemolo tritato e del peperoncino fresco a pezzetti. Regolo di sale e faccio saltare la pasta con il composto. Finito!


Buon appetito!

lunedì 7 novembre 2016

Crumble di mele

 

Avete presente quei pomeriggi autunnali in cui piove, il tempo passa lento e vi viene quella voglia di dolcezza calda che vi possa confortare il palato?
Ecco, oggi è così: lavoro al computer e non ho molto tempo da dedicare alla mia voglia di dolce, però nello stesso tempo voglio farmi una coccola.


Sbuccio tre mele, le riduco a pezzettini, addolcisco con poco zucchero di canna, l'immancabile cannella e due cucchiai di uvetta.


Sistemo le mele in 4 pirottini senza imburrare.


In 5 minuti giusti preparo il crumble con 150 g di farina di grano tenero integrale, 80 g di zucchero di canna, buccia grattugiata di limone, polvere d'arancia e 80 g di burro (non voglio esagerare). Impasto velocemente con le mani fino ad ottenere delle grosse briciole.


Ricopro le mele con il crumble e inforno a 180° per 15 minuti (grill acceso).


Sforno, una veloce nevicata di zucchero a velo, una bella tazza di tè caldo e la mia coccola si è materializzata!

venerdì 4 novembre 2016

Zucca spinosa gratinata

 

Questa zucca prende diversi nomi a seconda della località; da noi si chiama "cucuzza re sett'anni" sicuramente a causa della longevità della pianta, in altre parti d'italia viene chiamata zucca centenaria. Comunque sia, a parte la stranezza di questo ortaggio, apparentemente difficile, il gusto è una vera sorpresa.
Bisogna trattarla con i guanti, nel senso letterale del termine, perchè lascia sulle mani una pellicola che non va via molto facilmente. Tenuto conto di questo accorgimento il resto è solo bontà.


Sbucciare le zucchine spinose.


Affettarle e salarle.



Prendere del pane grattugiato, unirvi del prezzemolo tritato, uno spicchio d'aglio tritato finemente, sale, pepe, olio extravergine d'oliva, un cucchiaino di concentrato di pomodoro e due cucchiaiate di caciocavallo grattugiato.


Lavorarlo con le mani in modo che tutti gli ingredienti si uniscano bene.


Posizionare le fette di zucca spinosa su una teglia ricoperta di carta da forno, ricoprirle con il composto di pangrattato e completare con un filo d'olio. Infornare a 200° per 25/30 minuti. Quando vedrete le fette di zucca ben dorate, sfornatele e gustatele. Ottime fredde come anipasto o come gustoso contorno.


martedì 1 novembre 2016

Moscardini o "ossa di morto"

 

In questi giorni, anche grazie al blog di Mimma Morana https://pasticciepasticcini-mimma.blogspot.it/, si è aperto un cassettino della memoria, legato proprio alla Festa dei Morti. Quando da piccola, il 2 novembre, andavo dai nonni, dopo aver trovato i miei regalini al risveglio, trovavo degli strani biscotti dalla forma strana e dalla consistenza ancora più strana. Erano durissimi, formati da una parte sottostante dal colore ambrato e da una parte superiore, bianchissima, anch'essa dura ma più friabile. Si chiamavano "muscardini" o ossa di morto. Con il tempo questi strani biscotti sono scomparsi ma, sollecitata dal post di Mimma e dalla ricetta rintracciata in un vecchio libro dalla mia amica Carmela, ho voluto provare.

                                      



Gli ingredienti sono minimi: 300 g di farina 00, 300 g di zucchero, 75 g di acqua
Le ricette coincidono tranne per un particolare: in una lo zucchero viene sciolto nell'acqua a caldo e poi impastato con la farina, nell'altra invece l'impasto avviene a freddo.


Formare un rotolo con l'impasto ottenuto, tagliare in piccoli tocchetti e dare la forma che si vuole.


Io ho formato tante losanghe e tre uccellini, perchè nei miei ricordi questa forma riaffiorava.
Questi biscotti vanno fatti asciugare all'aria per 3/4 giorni finchè appariranno bianchissimi.


Infornare a 170° per 15/20 minuti e vedrete fuoriuscire dal fondo di questi biscotti  lo zucchero caramellato.

Eccoli qua: il mio tuffo nel passato si è realizzato!