venerdì 29 novembre 2013

Biscotti di mandorle "I viscotta ricci"


Restando sempre in tema di tradizioni, natalizie in particolare, su una tavola siciliana non mancheranno mai i biscotti di mandorla: a Scicli li chiamiamo "viscotta ricci" per via della forma "riccia" appunto. Sono i biscotti più preziosi della nostra pasticceria, per via del valore della materia prima, la mandorla, protagonista nell'ambito dei dolci dell'isola. Al tempo dei miei nonni e anche dei miei genitori erano i biscotti dei matrimoni: si preparavano in casa in quantità enormi e venivano offerti agli invitati che ne facevano incetta. Ci sono diverse varianti della ricetta, arricchite da ingredienti vari, perchè a noi piace la ricchezza di colori oltre che di sapori.


Cominciamo dalla ricetta base: 500 g di mandorle private della buccia, 400 g di zucchero, un bel cucchiaio di miele d'arancio, due albumi semimontati (circa), buccia di limone grattugiata. Frullate le mandorle insieme allo zucchero senza farle scaldare troppo, altrimenti rilasciano tutto il loro olio (conviene che siano ben fredde).


Unite quindi il miele e la buccia grattugiata di un limone.



Impastate quindi con l'albume aggiungendolo a poco a poco: dipende dall'umidità delle mandorle quello che può essere necessario; bisogna ottenere un impasto sodo e compatto.


Avvolgete l'impasto in una pellicola e fate riposare in frigo per un'ora circa.


Con queste due bocchette artigianali, si formano i biscotti: io spingo l'impasto con il pollice direttamente sulla placca da forno; non conviene usare un sac à poche perchè si spaccherebbe.


Decoro i biscottini con ciliege candite e con pistacchi di Bronte interi; alcuni li lascio a bastoncino e li spolvero con zucchero semolato.


Variante alla carruba: invece del miele due cucchiai di sciroppo di carruba (ricetta) e 50 g di farina di carruba; si impastano gli ingredienti e come al solito si fa riposare in frigo l'impasto.


Ecco il colore che assume.


Completo i biscottini con una mandorla intera.


Variante al pistacchio: unisco 300 g di mandorle e 200 g di pistacchi e frullo insieme allo zucchero, oppure unisco a 500 g di mandorle un cucchiaio di pasta di pistacchio (che è molto concentrata).


Ecco il colore che assumerà: come vedete non è quel verde brillante che si vede in certe pasticcerie, indice di uso di coloranti).


Formo delle palline con l'impasto e le passo sulla granella di pistacchio.


Un'altra variante è quella al mandarino: potremmo usare dell'essenza di mandarino, io invece ho aggiunto all'impasto base, al posto del miele, una bella cucchiaiata della mia marmellata di mandarini e kumquat (ricetta). Le scorzette che si incontrano quando li gustiamo danno una nota di fresca golosità al biscotto.


Ecco come si presenta.   


Formo anche con questo delle palline che rotolerò nello zucchero a velo. Si infornano per 10 minuti al massimo a 180°: non devono scurirsi. Quando si escono dal forno, bisogna lasciarli raffreddare prima di toglierli dalla teglia.



E adesso, mettetevi comodi e gustateveli insieme ad un buon passito di Pantelleria. Buone feste!

Con questa ricetta partecipo ai contest:






martedì 26 novembre 2013

Biscotti della tradizione natalizia: i "bastardi"


Non conosco l'origine di questo nome, suppongo sia dovuta al fatto che, rispetto ai più pregiati biscotti di mandorla, questi, tra gli ingredienti prevedono anche la farina, per cui meno ricercati. Venivano preparati prima delle feste natalizie insieme ad altri tipi di biscotti che via via vi farò conoscere. Vi assicuro che il loro gusto non ha niente da invidiare ai loro parenti più nobili, anzi io li preferisco perché meno stucchevoli. Mescolate 500 g di mandorle tritate, 500 g di farina 00, 200 g di zucchero.



Aggiungete due uova intere, una bella cucchiaiata di miele, cannella in polvere, vaniglia, scorza di limone grattugiata, una noce di burro o strutto e una bustina di lievito per dolci.


Otterrete un impasto morbido dal quale ricaverete delle palline grandi come una noce; appoggiatele da un lato su zucchero e codette colorate. Nel mio caso invece ho usato zucchero e pistacchio di Bronte macinato.


Posizionate i biscottini su carta da forno e infornate a 180° per una decina di minuti: capirete che sono cotti dal profumo che si spanderà per casa.


Ottimi con il tè, a colazione e come antidepressivo naturale.
Con questa ricetta partecipo al contest:

lunedì 25 novembre 2013

Biscotti "Squisiti"



Tra un mese saremo nel pieno delle festività natalizie: un periodo in cui i preparativi, sia a livello di addobbi, sia a livello di preparazione di dolci, dolcetti e quant'altro, fervono. Il ricordo di quello che avveniva a casa mia quando ero bambina, mi ha fatto decidere di dedicare alcuni post a quelli che erano i dolci tradizionali che si preparavano in ogni casa. Oggi vi parlerò dei "biscotti squisiti" (è proprio il loro nome) tipici della provincia di Ragusa: questi biscotti vanno bene per il the o per la colazione e quindi venivano preparati tutto l'anno, ma siccome il Natale doveva essere anche abbondanza e opulenza (caratteristiche proprie della  filosofia culinaria siciliana), non potevano certo mancare. La loro preparazione avveniva in contemporanea con il pane, quindi una volta la settimana; il motivo è semplice: quando si sfornava il pane, il forno a legna aveva la temperatura giusta per i biscotti.


Esistono tante varianti (ogni massaia aveva la sua); io ho seguito la ricetta di mia mamma che lei ricorda a memoria: 1 kg di farina 00 (in dialetto la chiamavano Maiorca), 4 uova, 300 g di zucchero, 250 g di strutto ( un tempo veniva usato al posto del burro, se volete potete sostituirlo), 1 bustina di lievito, un grosso pizzico di ammoniaca per dolci, buccia grattugiata di due limoni. Ho messo tutto nella planetaria (ho aggiunto anche la buccia grattugiata di una arancia) e ho fatto impastare.


L'impasto come vedete è bello compatto ma morbido.


Questo è un vero reperto: è la macchina che usava mia mamma, il robot da cucina delle nonne! Usarla evoca tanti ricordi: mi sembra quasi di risentire il vociare di noi bambini che volevamo girare la manovella e l'attesa dei biscotti da sgranocchiare appena sfornati.


Le bocchette di questa macchina sono state realizzate da un lattoniere ("Ninu u lantirnaru", un mito a Scicli).


Vanno tagliati della lunghezza di 10 cm circa, ma la forma tradizionale è quella ad s.


Metteteli su una placca da forno rivestita di carta e infornate a 200° per circa 15 minuti, fino a quando saranno dorati.


Fateli raffreddare e conservateli in una scatola chiusa in modo che mantengano la loro fragranza.


Se vogliamo arricchire ulteriormente il biscotto decoriamolo con del cioccolato fondente fuso o intingiamone una estremità: vi assicuro che finiranno in un battibaleno!


Fatemi sapere: se hanno dato loro questo nome ci deve essere un motivo!

Con questa ricetta partecipo al contest di Una Fetta Di Paradiso "Voglia Di Piccolo”


Partecipo anche al contest:

sabato 23 novembre 2013

Fagottini in salsa di pistacchio


Ingredienti  per i fagottini (per 4 persone):
250 g di semola, 3 uova, 400 g di ricotta.


Amalgamate la ricotta a un tuorlo d'uovo; non serve altro se la ricotta è buona. Nella mia provincia si trova soprattutto di latte vaccino. E' ottima quella degli altopiani iblei.


Impastate la pasta calcolando un uovo ogni due commensali; tirate una sfoglia sottile e ritagliate tanti quadratini.

Distribuite con un cucchiaio la ricotta su ogni quadrato e chiudete i ravioli unendo i vertici opposti a due a due.


Otterrete questi bei fagottini che andranno tuffati in acqua bollente.


Per la salsa: mettete in un mixer 100 g di pistacchio di Bronte, una decina di mandorle, alcune foglie di basilico (non troppe perchè coprirebbero il gusto del pistacchio), mezzo spicchio d'aglio, olio extravergine d'oliva. Frullate ma non per troppo tempo per evitare di scaldare troppo la salsa.




Condite i fagottini con la salsa, cospargeteli di parmigiano o semplicemente di pistacchi tritati: buon appetito!

venerdì 22 novembre 2013

Delizia al pistacchio

 

Ingredienti: 250 g di formaggio cremoso, 250 dl di panna da montare, 200 g di zucchero, due cucchiai di pasta di pistacchio, pistacchio in granella, 100 g di biscotti frollini, 70 g di burro, un cucchiaio di cacao amaro, 8 g di colla di pesce, qualche cucchiaio di latte.


Frullate i biscotti e aggiungete il burro e il cacao: formate un impasto omogeneo che costituirà la base del dolce.


Stendete l'impasto sulla base di uno stampo a cerniera premendo bene con le mani ( rivestite la base dello stampo con pellicola trasparente per rendere più facile l'estrazione del dolce). Mettete in frigo.


Mettete a bagno in acqua fredda la colla di pesce; Amalgamate il formaggio cremoso con lo zucchero e in un'altra ciotola montate la panna.


Aggiungete al formaggio la pasta di pistacchio ( se non doveste trovarla potete usare 100 g di pistacchi di Bronte tritati molto finemente).


Fate sciogliere nel latte la gelatina e fate intiepidire.


Unite la gelatina sciolta e la panna al formaggio e amalgamate bene. Versare il composto nello stampo, decorate la superficie alternando ciuffetti di panna con ciuffetti di crema al pistacchio; aggiungete la granella di pistacchio o se vi piace delle scaglie di cioccolato e mettete in frigo a rassodare.


Deliziatevi!
 “Con questa ricetta partecipo al contest diIncucinacongioia in collaborazione con AromaSicilia